Riflettori puntati sul celebre artista mantovano alla Galleria Civica di Modena, ospite di una dettagliata retrospettiva che ne ripercorre gli ultimi venticinque anni di attività.
Originario della provincia di Mantova ma formatosi a Milano, Stefano Arienti ha unito gli studi scientifici a una spiccata vena creativa, affermandosi come uno degli artisti più noti, in Italia e all’estero, della sua generazione.
Partendo da immagini e oggetti precostituiti, Arienti interviene sulle loro forme, alterandone non solo la struttura, ma anche il significato e seguendo un processo lontano dalla linearità. Rifacendosi ai grandi autori del passato e ad aspetti della cultura popolare, Arienti affronta temi cardine dell’arte contemporanea come il ruolo dell’immagine e l’idea di originalità.
Queste tematiche rappresentano il fil rouge della mostra Stefano Arienti. Antipolvere, allestita presso la Galleria Civica di Modena fino al 16 luglio. Opere su carta e supporti non convenzionali, come i disegni realizzati su teli da cantiere, dimostrano l’incessante lavoro di Arienti sulle immagini, che vengono ricalcate, fotocopiate, tracciate con forature, disegnate in oro e intessute. Spiccano un grande telo realizzato nel 2012 per l’Isabella Stewart Garden Museum di Boston, mai esposto in Italia, e due inediti ispirati ad altrettanti capolavori di Romanino e di El Greco.