Per il momento solo gli studiosi hanno accesso alla collezione di registrazioni e testi inediti del grande cantautore statunitense. Il grande pubblico dovrà attendere ancora due anni, quando sarà pronto l’intero spazio espositivo.
L’immenso archivio di Bob Dylan, costituito da circa 6mila documenti raccolti in quasi 60 anni di carriera artistica, ha aperto i battenti a Tulsa, Oklahoma, ma ancora per qualche tempo solo una parte del materiale sarà a disposizione di selezionati gruppi di ricerca.
L’annuncio dell’apertura arriva un anno dopo che la George Kaiser Family Foundation e l’Università di Tulsa hanno acquisito l’intera collezione per una cifra pari a circa 15-20 milioni di dollari. Il Bob Dylan Center – questo il nome della struttura che ingloberà il Bob Dylan Archive, ora ospitato presso il Gilcrease Museum’s Helmerich Center for American Research – aprirà anche al grande pubblico tra due anni presso il Brady Arts District, occupando il lato opposto dell’edificio già sede del museo dedicato al cantante folk Woody Guthrie, una delle prime influenze di Dylan.
Una conferma che arriva dal direttore della George Kaiser Family Foundation Ken Levit il quale, nel corso di un’intervista a Rolling Stone ha parlato di ampliare l’accesso all’archivio Dylan in futuro: “Renderemmo un cattivo servizio alla missione della nostra fondazione, se non fosse contemplata in un modo molto più ampio“, ha detto. “È un nostro obiettivo che i materiali possano essere studiati, ammirati e divulgati.”
Intanto, però, più di mille pezzi della collezione che abbracciano decenni di carriera di Bob Dylan – tra cui migliaia di ore di sessioni in studio e bobine di film (per ascoltare e vedere tutto ci vorrebbero almeno 113 giorni da impiegare consecutivamente!) – sono già a disposizione degli studiosi che faranno richiesta per poter visionare questo archivio; un’autentica miniera d’oro per gli appassionati del cantautore Premio Nobel per la Letteratura.