L’artista e architetto argentino fino al 30 aprile 2017 presenta le sue affascinanti opere nella personale 'Aerosolar Journeys'. Tra scienza, arte ed ecologia, al Wilhelm-Hack-Museum di Ludwigshafen.
Ultimi giorni di apertura, al Wilhelm-Hack-Museum di Ludwigshafen, per Aerosolar Journeys, la mostra con cui l’artista e architetto Tomás Saraceno sta presentando alcuni dei sui progetti più recenti e affascinanti. Fino al 30 aprile, infatti, sarà possibile varcare la soglia dell’universo utopico e visionario del celebre autore di origine argentina.
In questa rassegna convergono i risultati di circa un decennio di attività, condotta seguendo il filo della ricerca di vita nello spazio. Il percorso di Saraceno, sempre attivo nel territorio al limite tra arte, ecologia e scienza, viene restituito mediante “sculture volanti” – e in qualche misura abitabili – come 163,000 Light Years, 2016; Air-Port-Cities-cloud-City, 2010; Aerocene – Cloud Cities, 2015; Hybrid solitary semi-social musical instrument, 2015; Museo Aero Solar, 2009.
La dimensione canonica dell’esposizione viene superata dall’esperienza lanciata da Aerosolar Journeys. Per questo progetto, infatti, l’artista argentino ha scelto di estendere agli utenti che lo desideranno la validazione delle teorie da lui sviluppate, coinvolgendoli nella costruzione di sculture volanti.
Chiunque lo vorrà, seguendo una serie di indicazioni precise anche sul tipo di materiale da impiegare, potrà mettersi alla prova e adattare metodi analoghi a quelli dell’artista. Il racconto delle singole esperienze convergerà e sarà reso pubblico attraverso una piattaforma open-source.
[Immagine in apertura: exhibition view della mostra, photo by Erika Pisa, fonte Artribune]