Nottingham, nel Discovery Building la scienza abbraccia l’arte

27 Aprile 2017


Continua a crescere, a Nottingham, il mega incubatore scientifico e tecnologico aperto nel 2003. Tra i maggiori hub dell’intero Regno Unito, si sviluppa su una superficie di 10mila metri quadrati, distribuita in tre complessi nel centro città. Un indirizzo di eccellenza, dunque, che nel corso di questi primi anni ha già attirato centinaia di ricercatori, analisti, imprenditori, studiosi.

A rafforzarne l’identità provvederà il nuovo Discovery Building, struttura per la cui realizzazione sono stati stanziati 6 milioni di sterline, compresi in un piano di investimenti territoriali per lo sviluppo imprenditoriale delle aree di Derby, Derbyshire, Nottingham e Nottinghamshire.
All’interno, nei 5mila metri quadrati messi a disposizione degli scienziati, come prevedibile si susseguiranno laboratori all’avanguardia di chimica, biologia e altre discipline; a questi si sommerannno aree per uffici, sale conferenze e alcune attività commerciali.

A suscitare sorpresa è la scelta compiuta all’esterno, coniugando la vocazione scientifica Discovery Building con l’arte contemporanea. Per la facciata del palazzo, infatti, l’artista Wolfgang Buttress ha progettato Corona, un’installazione hi-tech che – attraverso il collegamento con 2 satelliti NASA – monitora la superficie del Sole e ne rileva alcuni parametri. I dati acquisiti confluiscono in un archivio; mediante un sistema di illuminazione a fibre ottiche, vengono a loro volta restituiti sulla facciata stessa.
Un edificio, dunque, in grado di offrire sulla propria “pelle esterna” una narrazione delle evoluzioni del Sole, combinando arte, astrofisica, architettura e tecnologia, e nello stesso tempo capace di mettere a disposizione le migliori dotazioni agli scienziati contemporanei.