Dal 9 aprile al 5 novembre 2017, la mostra 'Bruno Munari: aria | terra' affianca stanze “contemplative”, nelle quali avvicinarsi alla produzione del poliedrico artista e design, ad ambienti in cui i visitatori avranno l’opportunità di sperimentare, in prima persone, varie attività.
Scomparso nel 1998, Bruno Munari continua a porsi come una figura di assoluta attualità. La portata del suo contributo, declinato nei campi del design, dell’editoria, della pittura, della scultura e della sperimentazione multidisciplinare, viene indagata dalla mostra Bruno Munari: aria | terra, al via domenica 9 aprile negli spazi di Palazzo Pretorio, a Cittadella (Padova).
Curata da Guido Bartorelli – autore anche del saggio/catalogo edito da Corraini legato all’appuntamento – e promossa dalla Fondazione Palazzo Pretorio Onlus, con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova e l’Associazione Bruno Munari, l’esposizione accompagna i visitatori in un originale percorso di scoperta dell’articolata produzione dell’artista-designer.
Duplice l’intento dell’operazione: apprezzarne i caratteri peculiari della ricerca al cospetto dei capolavori, ma anche cogliere con pienezza il significato dell'”apprendere attraverso il fare“. Munari, infatti, ha sempre orientato il proprio lavoro in uno “stimolo al fare”, consentendo al fruitore, opportunamente guidato, di penetrare regole tecniche e creative, per poterle reinventare in seguito.
Nel percorso espositivo, la terra e l’aria – dichiarate esplicitamente nel titolo della mostra – divengono poli tematici per analizzare progetti, prodotti e metodo. Un’occasione per gettare nuova luce sul pionieristico profilo di Munari, sul suo sforzo di ridefinizione del concetto di arte e sulla sua eredità.