La mostra al Museo d’arte della Svizzera italiana mette in rilievo la relazione intellettuale e la vera e propria amicizia intercorsa tra Alighiero Boetti e Salvo, nella Torino dei tardi anni Sessanta.
È in corso fino al 27 agosto 2017 la mostra Boetti/Salvo. Vivere lavorando giocando, presso il Museo d’arte della Svizzera italiana: un’indagine della relazione intellettuale e del rapporto di amicizia intercorsi tra Alighiero Boetti e Salvo, sullo sfondo della Torino dei tardi Anni Sessanta, attraverso l’esposizione di 150 opere provenienti da musei, gallerie e collezioni private.
Con un titolo tratto da una citazione di Salvo che, nel maggio 2011, definì con questi tre termini il suo rapporto con Alighiero in occasione di una giornata di studio dedicata a Boetti, la mostra di Lugano intende dare forma visiva a questa intensa avventura esistenziale.
Un “giocare” con l’arte che era in realtà attività rigorosa, avvincente ed irrinunciabile per queste due figure, tra le più originali della scena artistica italiana della seconda metà del Novecento, che iniziarono la loro attività sul finire degli anni Sessanta nel capoluogo piemontese, città in quel periodo teatro di particolare fermento artistico e intellettuale. Proprio a Torino, dal 1969 al 1971, I due autori condivisero anche lo studio in Corso Principe Oddone 88.