Gregg Allman, distintiva voce degli Allman Brothers nonché tastierista e chitarrista della band che ha dato origine al southern rock, si è spento nella sua casa a Savannah, in Georgia. Le sue condizioni di salute erano già precarie, tanto che a marzo aveva annullato ogni impegno in programma per tutto il 2017.
Co-fondatore nel 1969 degli Allman Brothers con il fratello maggiore Duane, il tastierista, chitarrista e cantante della leggendaria rockband ci ha lasciati oggi, 27 maggio, ad appena 69 anni. Nella sua casa di Savannah, in Georgia, si è spento Gregg Allman, dopo che già per le sue condizioni di salute nel mese di marzo aveva annullato tutti i suoi impegni per il 2017. Malato da tempo di epatite C, aveva già subito un trapianto di fegato nel 2010.
Gregg Allman era l’ultimo membro superstite della formazione che ha dato vita al cosiddetto southern rock, fusione innovativa di blues, rock, jazz e musica country. Il fratello Duane, infatti, è scomparso già nel 1971, quando il gruppo stava balzando agli onori della cronaca con l’album usctio appena l’anno precedente, At Fillmore East: vittima di un incidente stradale, la sua morte è stata il primo di una serie di lutti che hanno segnato il destino degli Allman Brothers.
Per il suo contributo pioneristico alla definizione di un vero e proprio nuovo genere musicale, Gregg Allman è stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra i quali spicca sicuramente il suo inserimento nella Rock and Roll Hall of Fame, nel 1995. Vincitore di un Lifetime Achievement Award dalla Georgia Music Hall of Fame, nel 2006, per il suo inimitabile timbro canoero era stato anche proclamato la 70esima miglior voce di tutti i tempi, seccondo il magazine Rolling Stone.
Oltre a uno straordinario capitolo del rock anni Settanta, Gregg Allman ha lasciato agli appassionati anche una sua autobiografia, che ha pubblicato nel 2012, e un ultimo album solista – Southern Blood – la cui uscita, prevista per quest’anno, si spera venga confermata nonostante la tragica assenza del suo creatore.