Andy Warhol & The Velvet Underground, tra arte e musica

19 Maggio 2017

Margaret Boyce Cam, Barbara Rubin, unknown, Lou Reed, Sterling Morrison and John Cale, “Venus in Furs” November 1965 at 450 Grand Street, NYC. ©Adam Ritchie Photography, www.adam-ritchie-photography.co.uk

In corso fino al 9 luglio al Puglia Outlet Village di Molfetta, in provincia di Bari, la mostra fotografica Andy Warhol & The Velvet Underground presenta alcuni degli scatti che hanno fissato uno degli incontri artistici più intensi degli anni Sessanta.
Nata in collaborazione con la galleria bolognese ONO Arte Contemporanea, l’esposizione ripercorre la nascita del sodalizio tra il genio della pop art e i Velvet Underground, considerati inizialmente una sua creazione, ma che in breve tempo sarebbero diventati una delle band più influenti del Ventesimo secolo.

Un legame intellettuale e creativo breve, ma intenso, in soli cinque anni (dal 1965 al 1970, anno in cui Lou Reed lascia il gruppo) è stato in grado di cambiare la storia della musica e delle arti performative. Warhol seppe infatti unire la sensibilità musicale della band alla sua estetica visiva, la trasgressione dei testi a quella dell’immagine. I Velvet Underground, Nico e Warhol, moderni come nessun altro loro contemporaneo, furono in grado di creare uno stile, diventato esso stesso icona di un decennio fondamentale per la cultura contemporanea.

[Immagine in apertura: Margaret Boyce Cam, Barbara Rubin, unknown, Lou Reed, Sterling Morrison and John Cale, “Venus in Furs” November 1965 at 450 Grand Street, NYC © Adam Ritchie Photography, www.adam-ritchie-photography.co.uk]