Al centro di annose discussioni fra storici dell’arte di tutte le latitudini, l’identità della madre del celebre Maestro rinascimentale pare non essere più un mistero. Grazie a preziosi documenti dell’epoca e alle attente indagini dello storico dell’arte Martin Kemp.
L’alone di mistero attorno alla vera identità della madre di Leonardo da Vinci pare essersi finalmente dissolto. Merito delle ricerche condotte dallo storico dell’arte Martin Kemp, professore emerito alla Oxford University e autore del volume di prossima pubblicazione Mona Lisa: The People and the Painting, scritto a quattro mani con l’economista e ricercatore Giuseppe Pallanti.
Sarebbero contenute nei documenti quattrocenteschi custoditi presso la cittadina toscana di Vinci e a Firenze le informazioni chiave per attribuire finalmente un volto e una storia alla madre di Leonardo, oggetto di innumerevoli discussioni fra gli addetti ai lavori e a lungo ritenuta una schiava. In base ai materiali d’archivio, il nome completo della misteriosa donna sarebbe Caterina di Meo Lippi, un’orfana in condizioni di povertà sedotta da un avvocato fiorentino, Ser Piero da Vinci e poi frettolosamente convolata a nozze con Antonio di Piero Buti, forse per evitare lo scandalo derivante dall’incontro fra due ceti sociali così diversi.
Secondo questa versione, Leonardo sarebbe cresciuto nella vicina casa del nonno paterno, Antonio da Vinci, comparendo nella lista dei membri della famiglia. L’ipotesi mette in discussione il fatto che Leonardo abbia vissuto nella casa natale di Anchiano, frequentatissima meta turistica.
Un’ulteriore informazione proveniente dagli archivi toscani concerne il famosissimo ritratto di Lisa del Giocondo, moglie di Francesco. Quest’ultimo, a lungo considerato un rispettabile mercante fiorentino, sarebbe stato coinvolto anche nel commercio degli schiavi.