L’Italia del dopo sisma: Cucinella realizza 5 opere in Emilia-Romagna

30 Maggio 2017


Dopo 5 anni dalla scossa di terremoto di magnitudo 5.8, con epicentro nella provincia di Modena, che fece tremare l’Emilia Romagna e gran parte dell’Italia settentrionale, sono state presentate le cinque opere pubbliche realizzate grazie ai fondi raccolti su iniziativa congiunta di Confindustria, sindacati CGIL, CISL, UIL e Confservizi.
Destinate ad altrettante province coinvolte nel drammatico evento, sono state realizzate dallo studio Mario Cucinella Architects, guidato dal progettista recentemente incaricato della curatela del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2018.

Le “cinque pillole di bellezza”, così come sono state definite dai promotori dell’iniziativa, sono state rese possibili grazie agli oltre 7 milioni di euro raccolti dalla Trust Nuova Polis Onlus, nel giro di un anno e mezzo.
Significativa l’adesione dei lavoratori, che volontariamente hanno scelto di donato l’equivalente di un’ora della propria attività professionale alla causa; il loro sforzo è stato quindi supportato dalle aziende di riferimento, le quali hanno a loro volta destinato all’iniziativa una somma pari a quella dei dipendenti.

I cinque edifici – il centro per lo sport e la cultura a Bondeno (Ferrara, nell’immagine in apertura), la casa della musica a Pieve di Cento (Bologna), la scuola di danza a Reggiolo (Reggio Emilia), il centro ricreativo a Quistello (Mantova) e il centro socio-sanitario a San Felice sul Panaro (Modena), ancora in costruzione – sono stati progettati dallo studio bolognese insieme ai sei professionisti selezionati nel corso del progetto Workshop Ricostruzione.
A partire dalla volontà espressa in fase di affidamento di coinvolgere in questi processi il tessuto locale nelle sue varie declinazioni, lo studio MCA e gli altri soggetti coinvolti hanno lanciato una call per architetti e ingegneri residenti nelle provincie colpite: sono in totale sono pervenute 160 candidature.

A unificare le cinque nuove opere c’è il comune rispetto per i principi della sostenibilità ambientale e la volontà di attivare un legame con le specificità del territorio di inserimento. Una testimonianza, in tal senso, è offerta dalla schermatura e dal rivestimento della scuola di danza di Reggiolo (Reggio Emilia), direttamente ispirati ai tradizionali intrecci del vimini di produzione locale.
Nel dramma di queste terre e di quelle del Centro Italia, colpite dagli eventi sismici, noi dobbiamo a queste comunità tutto il nostro sforzo creativo. L’esempio della ricostruzione dell’Emilia-Romagna – ha precisato Mario Cucinelal, nel corso del convegno Fare scuola al quale ha partecipato anche il Presidente della Repubblica Mattarella – dimostra come la forza di una comunità e di una collettività si sia rappresentata con l’architettura delle nuove scuole. Non solo com’era dov’era, ma soprattutto come sarà. Dobbiamo immaginare che da questa grande sofferenza Ri-costruiremo meglio, con più attenzione, senza compromessi su sicurezza sismica e sicurezza ambientale. L’architettura di qualità promuove valori importanti come la bellezza, il design, l’ecologia, la qualità ambientale, l’innovazione, la sostenibilità e contribuisce a dare valore al territorio creando una nuova empatia con il paesaggio. La bellezza è contagiosa!”