Open House Milano: porte aperte per i siti di interesse architettonico

11 Maggio 2017


Sono più di 80, i siti di architettura aperti sabato 13 e domenica 14 in occasione di Open House Milano. Dopo l’appuntamento capitolino dello scorso weekend e in attesa dell’edizione d’esordio di Torino – dove l’iniziativa è in programma il 10 e 11 giugno 2017 – il capoluogo lombardo è pronto ad accogliere i visitatori che desidereranno estendere la propria conoscenza della città, andando oltre i luoghi più noti o normalmente accessibili.
L’itinerario proposto è stato concepito a partire dal recupero dell’antica divisione della città in sestieri: prendendo avvio dalle porte di Milano – Orientale, Romana, Ticinese, Vercellina, Nuova e Comasina – è stata stilata infatti la mappa di OHM 2017, articolata in percorsi tematici.

Oltre ai circuiti a carattere storico e culturale – con l’apertura a visite guidate gratuite di siti come la sede del Corriere della Sera, lo studio Binocle, il Collegio di Milano, il Grattacielo Milano, il Grattacielo Pirelli (nell’immagine in apertura), la Fondazione Vico Magistretti, l’Albergo Diurno Cobianchi – una speciale attenzione è stata destinata a due temi di stringente attualità.
Nel percorso Milano attraverso. Persone e luoghi che trasformano la città, curato dall’ASP Golgi-Redaelli in sinergia con diversi soggetti culturali, rientrano infatti indirizzi che mostrano “le trame di solidarietà e inclusione sociale che attraversano la storia e il volto di Milano”, come la Casa dell’accoglienza Jannacci e Casa del Sole al Parco Trotter. Alle più rilevanti testimonianze sul fronte della riqualificazione urbana è dedicato un ulteriore itinerario che include Base Milano, lo Spazio Undai-LUNA, Megawatt Court, i Frigoriferi milanesi e altri esempi di edifici esistenti che negli ultimi anni hanno acquisito una nuova identità.
Nel percorso legato all’architettura religiosa sono state inserite sia strutture d’autore – tra cui le chiese di S. Giovanni Bono realizzata da Arrigo Arrighetti, S. Luca Evangelista di Giò Ponti, S. Nicolao della Flue di Ignazio Gardella – sia luoghi originariamente destinati al culto e in seguito adibiti a studi professionali. Il circuito focalizzato sull’arte contemporanea riunisce anche le gallerie Lia Rumma e Francesca Minini.