Visite guidate gratuite, sabato 27 maggio, a Palazzo Venezia, in occasione della conclusione degli interventi di restauro che hanno interessato alcuni affreschi dell'edificio quattrocentesco capitolino.
Dopo sei mesi di lavori si è concluso il restauro condotto sugli affreschi della Sala delle Fatiche di Ercole, a Palazzo Venezia. Recupera così l’originario splendore e l’iniziale equilibrio cromatico un importante ciclo pittorico di epoca rinascimentale, sottoposto all’ultimo intervento nel 1970.
Il cantiere, svoltosi senza la chiusura degli spazi interni del noto edificio collocato tra piazza Venezia e via del Plebiscito, nel cuore della Capitale, ha permesso a tecnici e specialisti di “comprendere la vera anima della costruzione del palazzo, il primo a Roma a essere pienamente rinascimentale“.
Resa possibile grazie al mecenatismo della Fondazione Silvano Toti – istituzione da anni attiva su vari fronte negli ambiti dell’arte e della cultura – la complessa operazione ha permesso di rimuovere le alterazioni cromatiche visibili, in larga parte dovute all’invecchiamento delle vernici e delle resine impiegate in passato. In alcuni punti, inoltre, era stato rilevato anche il sollevamento dell’intonaco, associato al rischio di distacco.
Eccezionalmente, nella giornata di sabato 27 maggio, il soffitto ligneo decorato e il ciclo di affreschi della finta loggia, voluti dal cardinale veneziano Pietro Barbo – in seguito divenuto pontefici, con il nome di Paolo II – saranno visibili al pubblico con la formula delle visite guidate gratuite. Da domenica 28 maggio questo ambiente rientrerà a far parte del tradizionale circuito di visita.
L’ultimazione del restauro della sala delle Fatiche di Ercole, nuova testimonianza di fruttuosa sinergia tra rapporto pubblico e privato, costituisce un ulteriore passo in avanti nel programma di rilancio di Palazzo Venezia.