'Art Records Cover' di Francesco Spampinato è un’antologia di copertine d’artista che raccoglie 600 dischi dagli anni Cinquanta a oggi. Dai graffiti di Basquiat per la propria casa discografica agli stencil di Banksy per i Blur.
Da poco uscito per le edizioni Taschen, Art Records Cover è un’antologia di copertine di album d’artista che si inserisce in un filone editoriale molto prolifico: “Sul mercato ci sono decine di libri che raccolgono copertine di dischi”, spiega l’autore del volume Francesco Spampinato, su Artribune, “ma lo fanno o da un prospettiva musicale – parlando di rock, jazz o funk (come alcuni precedenti titoli di Taschen) – o da un punto di vista del design e della grafica. In Art Record Covers, invece, ho raccolto quasi 600 dischi (selezionati da una lista di circa 3mila) dagli anni Cinquanta a oggi, la cui copertina è stata realizzata da un artista o che riporta un’opera d’arte pre-esistente”.
Lungo il percorso, troviamo i geroglifici urbani di Jean-Michel Basquiat per la propria casa discografica Tartown, gli stencil di Banksy per i Blur, il teschio sineddotico di Damien Hirst per The Hours. Ciascuna copertina è accompagnata da una breve analisi e da una scheda contenente artista, musicista, titolo dell’album, casa discografica, anno di uscita e informazioni sull’opera. Inoltre, le interviste a Tauba Auerbach, Shepard Fairey, Kim Gordon, Christian Marclay, Albert Oehlen e Raymond Pettibon offrono resoconti e informazioni di prima mano sulla collaborazione tra artisti visivi e musicali.