Il tradizionale appuntamento che incoraggia i giovani cinesi a leggere, e successivamente interpretare con opere d'arte inedite, un libro della letteratura italiana si è sviluppato quest'anno attorno al libro "Le città invisibili". Gli esiti di questo concorso artistico sono in mostra a Torino.
Saranno visibili fino al 14 giugno 2017 i lavori realizzati dagli studenti della China Academy of Art di Hangzhou a partire dal celebre libro di Italo Calvino Le città invisibili. Nel percorso espositivo della mostra Calvino made in China, in corso all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, sono infatti riunite le opere concepite da 15 giovani artisti dell’antica e prestigioso accademia cinese nell’ambito del concorso artistico Arte chiama arte.
Promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, in collaborazione con la China Academy of Art di Hangzhou, il contest come di consueto ha rivolto agli studenti l’invito a confrontarsi con un’opera di letteratura italiana per dare vita a moderne reinterpretazioni.
Avviata nel 2016, la nuova edizione si è concentrata sul libro nel quale Italo Calvino immagina che Marco Polo descriva a Kublai Khan le molte città dello sterminato impero da lui visitate su ordine del sovrano, ripercorrendo in questo modo l’antico incontro tra cultura italiana e cultura cinese indissolubilmente legato all’autore de Il Milione. L’iniziativa, inoltre, è stata inserita nelle celebrazioni del trentesimo anniversario del Premio Italo Calvino. Tra gli artisti in mostra si segnala la presenza di Zhao Binglin 赵冰林, primo classificato alla competizione.