L’artista britannico che, in coppia con Sol Lewitt, aveva decorato gli interni della Cappella del Barolo a La Morra, torna nelle Langhe dopo quasi vent’anni per realizzare un’altra opera in una chiesa, questa volta da solo.
David Tremlett torna nelle Langhe, 20 anni dopo la realizzazione della Cappella del Barolo a La Morra insieme a Sol Lewitt, per inaugurare il 24 giugno il suo ultimo intervento artistico: il wall drawing della Chiesetta di Coazzolo, tuttora consacrata alla Beata Maria Vergine del Carmine, edificata alla fine del Seicento in aperta campagna, con una vista che spazia sulle colline del Moscato fino ad arrivare al Monviso.
L’edificio, con i suoi oltre 300 metri quadri di superficie pittorica esterna, ha rappresentato per l’artista britannico un assolo artistico di altissimo livello, quasi una rivincita su Sol Lewitt, scomparso nel 2007, con cui aveva condiviso il lavoro a La Morra: “Perché la cappella di Barolo era stata decorata da due persone, una per gli interni e una per gli esterni – ha raccontato Tremlett ad Artribune. – A Coazzolo siamo solo io e le Langhe.”
La tecnica impiegata per l’intervento alla Chiesetta è quella del wall drawing, il linguaggio preferito dall’artista che ha anche attinto al suo passato di scultore per progettare i lavori sulle facciate e sul tetto. La superficie è stata suddivisa in tre parti con altrettanti colori dominanti: giallo per l’atrio porticato, terra di Siena per il corpo della chiesa e verde oliva per la sacrestia e il basamento.