La prima mostra italiana dell’artista cinese Fang Zhaolin

16 Giugno 2017


Alla sua produzione è spesso associato il ruolo di “ponte tra l’arte cinese e quella occidentale” e, finalmente anche in Italia, è possibile conoscere da vicino l’universo pittorico e lo stile di Fang Zhaolin.
A questa importante artista cinese – originaria di Wuxi, nella provincia dello Jiangsu, dove nacque nel 1914 – è infatti dedicata la retrospettiva Fang Zhaolin. Signora del Celeste Impero, al via lo scorso 15 giugno al Museo della Permanente di Milano. Concepita in collaborazione con il Museo Xuyuan di Pechino, l’iniziativa permette di avvicinarsi alla sua distintiva pittura, passata da uno stile calligrafico unico – inizialmente netto e deciso – a “un’evoluzione ispirata all’asprezza e al primitivismo, caratterizzato da linee imprevedibili, leggere e pesanti, bagnate e asciutte” a partire dagli anni Sessanta.

Figlia dell’industriale Fang Shouyi, assassinato nel 1925 quando lei aveva solo 11 anni, e poi sposatasi con Fang Xingao dal quale ebbe 8 figli, a Milano Fang Zhaolin viene presentata attraverso 66 opere, tutte realizzate su carta di riso con pennello intinto in inchiostro nero o pigmenti colorati.
Patrocinata dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano, curata da Daniel Sluse  – direttore della Académie Royale des Beaux Arts di Liegi –  con la collaborazione di Jean Toschi Marazzani Visconti, l’esposizione apre un varco nel percorso umano e professionale di questa pittrice, “viaggiatrice instancabile, alla perpetua ricerca delle proprie radici” che incontra l’arte moderna per giungere attraverso questa “a una maggiore comprensione della propria cultura” – come sottolinea il curatore – capace di affiancare al notevole patrimonio visivo  della sua Cina un atteggiamento di curiosa apertura verso l’arte occidentale, in particolare verso pre e post-impressionismo, fauvismo, cubismo ed espressionismo astratto.