La città emiliana si prepara ad accogliere un progetto espositivo diffuso dedicato a uno dei più grandi artisti contemporanei. Un itinerario visivo che attraversa vari luoghi del tessuto urbano bolognese, dal MAMbo al Museo per la Memoria di Ustica.
È conosciuto a tutte le latitudini per i suoi interventi di straordinaria profondità estetica e concettuale; ora, Bologna si accinge a rendergli omaggio con la rassegna Anime. Di luogo in luogo, in programma dal 26 giugno al 12 novembre. Stiamo parlando di Christian Boltanski, cui la città emiliana intitola la più estesa retrospettiva mai realizzata in Italia.
Il progetto espositivo diffuso trae origine dal decennale legame che unisce l’artista francese a Bologna. Quest’anno ricorre infatti il 20esimo anniversario della prima mostra antologica dedicata a Boltanski dalla città e i 10 anni della imponente installazione per le vittime della strage di Ustica, conservata presso il Museo per la Memoria di Ustica.
Sarà il MAMbo il cuore pulsante dell’intera rassegna curata da Danilo Eccher: gli ambienti del museo accoglieranno venti installazioni scelte dal curatore e dall’artista dando vita a un percorso visivo lungo la carriera di Boltanski, nell’arco degli ultimi trent’anni. Dagli “storici” Monuments e Ombre fino al recente Animitas, il video del 2016 realizzato nel deserto del Cile e poi replicato in Canada durante la stagione invernale, la mostra richiama l’attenzione sui lavori più significativi firmati dall’artista parigino.
La kermesse supererà i confini del MAMbo, raggiungendo anche le aree periferiche della città bolognese. L’ex polveriera bunker nel Giardino Lunetta Gamberini farà da sfondo all’installazione Réserve, mentre l’installazione performativa Ultima andrà in scena al teatro Arena del Sole e il progetto speciale Take Me (I’m Yours) all’interno dell’ex parcheggio Giuriolo.
[Immagine in apertura: Christian Boltanski, Anime. Di luogo in luogo, installation view al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2017. Photo credit Matteo Monti]