L’affascinante parco nei pressi di Fontanellato, in provincia di Parma, fa da cornice a un vero e proprio omaggio espositivo a uno dei più grandi artisti del Novecento pittorico italiano.
C’è tempo fino al 24 settembre per visitare la mostra estiva proposta dal Labirinto della Masone e intitolata a Carlo Mattioli, autore di una pittura sobria e al contempo suggestiva, capace di restituire sfumature cromatiche e materiche e anche una serie di rimandi letterari, dovuti ai rapporti dell’artista con i poeti e gli intellettuali della sua epoca.
Curata dalla Fondazione Franco Maria Ricci – quest’ultimo legato al pittore da una profonda amicizia – e dall’Archivio Mattioli, la rassegna offre al pubblico una panoramica su una sessantina di opere, molte delle quali inedite, scelte da Sandro Parmiggiani e da Anna Zaniboni Mattioli, nipote dell’artista e responsabile dell’Archivio.
La mostra, suddivisa in 3 sezioni, prende in esame un intero trentennio creativo del pittore, nato a Modena ma parmense d’adozione, accostando opere realizzate fra il 1961 e il 1993 e riunendo i dipinti simbolo dei cicli che lo hanno reso noto: dai Nudi alle Nature morte, dalla rivisitazione dei Cestini del Caravaggio agli Alberi, dai Ritratti ai Paesaggi. Esempi concreti di un talento indimenticato.
[Immagine in apertura: Carlo Mattioli, Paesaggio, dettaglio, 1980, olio su tela, 150×120 cm, collezione privata]