Tra installazioni site-specific e un allestimento plurisensoriale, la mostra "Sound and Matter in Design" intende fare luce sulla capacità del suono di contribuire alla percezione di oggetti, strutture e forme, così come nel darci un'idea dello stesso spazio in cui ci troviamo.
Sound and Matter in Design è il titolo del nuovo appuntamento espositivo promosso dal Design Museum Holon, in Israele, aperto fino al 28 ottobre 2017. Curata da Anat Safran, Lila Chitayat, Elisabetta Pisu e realizzata grazie alla collaborazione con IMF, la mostra si focalizza sulle influenze e sulle relazioni tra suono, materia, architettura e design negli ultimi anni, ricorrendo a un allestimento interattivo.
Obiettivo dell’operazione è dimostrare, attraverso un percorso plurisensoriale, come il suono costituisca una qualità fondamentale nella percezione di oggetti, di strutture, di forme, così come nella comprensione dello spazio.
Nonostante la sua apparente consistenza immateriale, infatti, il suono può essere in realtà considerato “una delle materie prime di cui il design dispone, in grado di incidere sull’esperienza soggettiva come sull’ambiente in cui si dispiega“.
Il percorso espositivo, realizzato all’interno dell’iconico edificio del Design Museum Holon progettato da Ron Arad, propone in apertura una rielaborazione della struttura museale stessa. Questa architettura, infatti, subisce una sorta di trasformazione in strumento musicale grazie all’installazione site-specific The Sound of Architecture di Anat Safran e Lila Chitayat (nell’immagine sopra). Nella loro opera, nastri di Corten vengono impiegati come amplificatori per creare un’arena musicale immersiva, al cui interno i visitatori possono vestire i panni di compositori.
Sound and Matter in Design occupa anche gli spazi della Upper Gallery con la sezione Seeing Sound. Qui vengono proposti oltre 50 oggetti, progettati dagli anni Sessanta ad oggi, e classificati in oggetti fissi, mobili e interattivi.
Sensing Sound, allestita nella Dr. Shulamit Katzman Gallery (immagine in apertura), è invece un’installazione interattiva frutto della collaborazione tra otto sound designer. Anche la collezione permanente del museo è stata rimodellata per l’occasione: nel Design Lab, infatti, all’interno del percorso Loops, viene presentata una selezione di oggetti, conservati stabilmente, scelti per la loro capacità di incarnare principi legati al suono e al design.
[All photos by Shay Ben Efraim]