Non solo jazz: la musica globale è di casa al festival di Montreux
Giunto alla 51esima edizione, il festival ha nel jazz il suo nucleo storico ma da anni è aperto anche ad altri generi come rock, blues, soul, pop. Con nomi in cartellone come Lauryn Hill, Grace Jones, Brian Ferry, Youssou N’Dour.
È in corso fino al 15 luglio il più noto dei festival musicali in Svizzera e uno dei più prestigiosi in Europa, che si svolge ogni estate sulle rive del Lago Lemano. Stiamo parlando del Montreux Jazz Festival che, nella sua ormai cinquantennale esistenza (è nato nel 1967), ha ampliato i propri orizzonti fino ad abbracciare la musica globale. Infatti, il weekend inaugurale ha visto esibirsi grandi nomi del jazz come Herbie Hancock, capace di coniugare questa musica col funk, il soul e l’hip hop, accanto a personaggi spiccatamente pop come Beth Ditto – l’ex frontwoman dei Gossip – e i Pet Shop Boys, alfieri della dance pop più estrema.
La programmazione della kermesse continua il 6 luglio all’insegna di un’altra carriera solista, quella di Lauryn Hill che, dopo lo scioglimento dei Fugees, nel 1998 ha pubblicato il suo primo album ed enorme successo commerciale, The Miseducation of Lauryn Hill – una miscela di hip-hop, soul, R&B e reggae – per poi defilarsi quasi del tutto dalle scene e ricomparire ora eccezionalmente a Montreux come regina del neo-soul.
L’8 luglio sarà la volta di Grace Jones, l’ultima vera icona degli anni Ottanta, che torna sul palco di Montreux dopo cinque anni con la sua inconfondibile voce profonda e il suo aspetto scultoreo dall’irresistibile atteggiamento punk glamour: una donna che ha abbattuto le barriere, sia musicali – con i ritmi da discoteca e della nuova ondata, dub e reggae – sia umane.
Anche Brian Ferry, di scena il 9 luglio, si unisce alla schiera dei cantanti solisti di questa edizione del festival. L’ex leader dei Roxy Music – grazie ai quali ha definito un’estetica insieme musicale e visiva, tra il glam rock e l’avanguardia sperimentale – ha continuato a esplorare la sua voce come mezzo espressivo senza soluzione di continuità, ispirato dalla New Wave e dai musical di Fred Astaire.
Gran finale il 15 luglio con Youssou N’Dour, il cantante senegalese diventato famoso nel 1994 con il brano 7 seconds che, dopo un periodo come Ministro del Turismo del Senegal, sta preparando ora il proprio ritorno sul palco.
[Immagine in apertura: Lauryn Hill, June 21, 2014 @ Sound Academy (Toronto). Photography by Eddy Rissling for The Come Up Show, fonte Flickr]