Realizzata direttamente sul mare, l'installazione trasparente di Edoardo Tresoldi - già autore dell'acclamata ricostruzione della Basilica paleocristiana di Siponto con la rete metallica - è parte dei tanti progetti sperimentali che a Sapri, dal 21 al 23 luglio, fonderanno musica, arte e poesia.
In arrivo, nell’estate del Cilento, un nuovo progetto artistico che indaga, attraverso i linguaggi dell’arte, della musica e della poesia, la dimensione tra permanente ed effimero. Dal 21 al 23 luglio, la zona Santa Croce di Sapri fa infatti da cornice alla prima edizione di Derive, evento ideato da Antonio Oriente – presidente dell’associazione Incipit – e incluso nel progetto In/fingimenti – della materia dei sogni, realizzato dal Comune di Sapri in partnership con la Soprintendenza dei Beni Archeologici di Salerno e finanziato dalla Regione Campania.
Tre le declinazioni dell’appuntamento – arte, con la curatela dello stesso Oriente; musica curata da Jam Factory e poesia da Giuliano Maroccini – che punta a generare cortocircuiti fra nuovo e antico, in un’area in cui archeologia, paesaggio e architettura si stratificano. Tra i momenti più attesi di Derive si segnala il Live from the sea del cantautore di origine sarda Iosonouncane, con la “sonorizzazione della nuova scultura” di Edoardo Tresoldi.
Per l’occasione sarà infatti presentata un’installazione inedita, trasparente ed evanescente, dell’artista lombardo, già noto al grande pubblico per la grandiosa opera permanente realizzata nel parco archeologico di Santa Maria di Siponto, a Manfredonia (Foggia) e per il recente intervento ad Abu Dhabi. Realizzata direttamente sul mare, sarà associata alla composizione originale dell’ “artigianato sonoro” Iosonouncane, reduce dal Primavera Sound Festival di Barcellona e presente a Sapri con la sua unica data 2017 nel Sud Italia.
“L’opera – ha raccontato Tresoldi – si inserisce in un contesto che ha una sua identità precisa e un equilibrio consolidato: la baia di Sapri. Qui piani e volumetrie dialogano in ritmi serrati, generando un susseguirsi di sintonie e contrasti trasparenti, amplificati dall’illuminazione e dal riverbero dell’acqua“.
Tra gli highlights di Derive si segnalano anche le letture proposte dello scrittore e paesologo Franco Arminio, nella Chiesa di Santa Croce, e la nuova opera permanente di Massimo Uberti, noto per le sue architetture luminose, realizzata sulle rovine della Villa marittima romana del I secolo a.C., anch’essa affacciata sul mare.
[Immagine in apertura: Eaux Claires Festival 2016, la scultura Baroque di Edoardo Tresoldi @ Nicola Formicola]