Aperta fino al 29 settembre prossimo, la mostra in corso all'URA Centre di Singapore fa luce sui cinquanta anni di attività di uno degli studi che ha contribuito a trasformare l'aspetto della città-Stato asiatica.
Pochi altri luoghi al mondo sono riusciti a rimodulare il proprio paesaggio urbano in maniera così radicale come ha fatto Singapore, nel corso degli ultimi decenni. Un caso, quello della città-Stato asiatica, che emerge anche grazie a interventi di rilievo internazionale. Artefici di questo percorso sono stati numerosi studi di progettazione – impossibile non pensare al Marina Bay Sands e all’adiacente ArtScience Museum dell’architetto Moshe Safdie, cui si deve anche il celeberrimo Habitat ’67 di Montréal – tra cui DP Architects.
Fondato nel 1967, questa grande società di progettazione, attiva su vari fronti della professione, viene ora celebrata con una grande mostra che ne ripercorre l’intensa produzione. Aperta fino al 29 settembre 2017 all’Urban Redevelopment Authority (URA) di Centre, l’esposizione è un omaggio in occasione del 50enario della fondazione e raccoglie oltre 2mila disegni architettonici, disposti in ordine cronologico e relativi all’ampia gamma di interventi curati da questo studio, e 37 modelli per delineare la metodologia di lavoro.
Presenti anche una grande illustrazione a parete, appositamente realizzata per l’occasione dall’illustratore locale Lee Xin Li, e un display visivo interattivo che attraverso la realtà aumentata offre ai visitatori un’esperienza visiva immersiva in due dei “panorami urbani chiave” di Singapore: Orchard Road e Marina Bay. Tra i progetti sviluppati da DP Architects a Singapore si segnalano il People’s Park Complex, il Golden Mile Complex e, più di recente, l’ Esplanade Theatres on the Bay e il Singapore Sports Hub.