Cosa significa diventare un professionista nella danza? Una possibile risposta viene offerta dal toccante film "Polina", ispirato alla graphic novel omonima firmata da un ex "enfant prodige" del fumetto francese, Bastien Vivés.
Presentata nel corso dell’edizione 2016 della Mostra del Cinema di Venezia, durante le Giornate degli Autori, la pellicola Polina diretta dalla regista Valérie Müller e dal marito coreografo Angelin Preljocaj attinge alla graphic novel omonima per delineare un ritratto di un’eroina dei giorni nostri.
A ispirare entrambe le opere, infatti, è la vita all’etoile russa Poulina Semionova, coreografa e prima ballerina al Teatro dell’Opera di Stato a Berlino. Tra le più giovani danzatrici ad aver ottenuto questo riconoscimento nella storia dell’istituzione tedesca, Polina viene presentata in due fasi salienti della propria esistenza: l’infanzia, con l’avvicinamento alla disciplina artistica che diventerà la sua professione e ai suoi severi ritmi, e l’ingresso nella vita adulta, segnata dalle sfide della carriera, dalle disillusioni e dai cambi di prospettiva.
Nel film, a vestire i panni della protagonista è la danzatrice russa Anastasia Shevtsova, classe 1994; nel cast spicca il nome di Juliette Binoche, chiamata a interpretare il ruolo di una coreografa di danza contemporanea. Abbandonando le anonime e imbiancate periferie russe, Polina insegue il suo sogno, tra cadute, battute d’arresto e segnali incoraggianti. Può essere considerata una sorta di “modello” per l’ostinazione, il coraggio profusi nel raggiungimento di un obiettivo personale: atteggiamenti tuttavia sempre accompagnati da una profonda umanità, capace di rende la sua “figura alternativa” rispetto agli stereotipi più frequenti legati al mondo del balletto classico. “Questo film parla di danza“, ha precisato Angelin Preljocaj in un’intervista pubblicata sul nytimes.com, “,a la stessa struttura narrativa potrebbe risultare adatta anche alla pittura o allo sport“.
A ispirare il film è stato il fumetto Polina di Bastien Vivés, ripubblicato proprio quest’anno in Italia da Bao Publishing, dopo una prima edizione, a cura di Black Velvet, datata 2011. Originario di Parigi, dove è nato nel 1984, l’autore ha debuttato nella narrativa a fumetti nel 2007: in breve tempo si è fatto conoscere in questo settore e ha all’attivo prestigiosi riconoscimenti. Tra le sue opere si segnalano anche Il gusto del cloro, del 2009, Veri amici. Francesca & Bruno, del 2013 e Per l’impero, del 2015.