Appena al di fuori degli spazi espositivi della città inglese di Margate, nella contea del Kent, per tutta l'estate si terranno due iniziative di arte contemporanea: mentre i visitatori potranno lasciarsi accarezzare dalle calde luci dell'installazione di Jyll Bradley, Antony Gormley offrirà loro lo spettacolo di una delle sue sculture antropomorfe, una presenza da vivere negli spazi della vita quotidiana.
Prende il nome di Dutch/Light (for Agneta Block), l’installazione commissionata da Chatham Historic Dockyard Trust e da Turner Contemporary all’artista inglese Jyll Bradley. Presentato negli spazi della Turner Contemporary, dal 12 agosto al 5 novembre prossimo, questo nuovo lavoro dell’autrice originaria di Folkestone intende riconnettersi a un’importante ricorrenza storica: si tratta del 350esimo anniversario del cosiddetto Dutch Raid sul fiume Medway, che portò alla fine delle guerre anglo-olandesi.
In continuità con la propria ricerca e con la sua pratica artistica, anche in questo intervento Jyll Bradley ha scelto di rendere la luce l’aspetto centrale dell’opera. Relazionandosi, come di consueto, con il sito di inserimento, con la sua architettura e con la comunità di riferimento, Bradley ha concepito cinque elementi scultorei in plexiglas. Appoggiati sulle pareti rivolte a sud dell’edificio che ospita la Turner Contemporary, le sue Dutch/Light originano una struttura aperta, che reagisce e muta in relazione all’illuminazione solare; al di sotto di questo spazio, i visitatori possono camminare o sostare per godersi questa “inondazione cromatica”.
I colori scelti dall’artista si riferiscono alle nazioni che si fronteggiarono: il verde fa riferimento alla contea di Kent e al Regno Unito; l’arancio identifica i Paesi Bassi. A spiegare l’opera è stata la stessa Jyll Bradley, ricordando che Agneta Block fu la prima persona a far maturare un ananas in Europa. “L’ananas – ha affermato l’artista – cresceva usando la “Dutch Light” e il sistema di pareti esposte a sud; due ritrovati al centro del primo scambio ortofrutticolo anglo-olandese“, che può essere considerato come un segnale di distinzione nel percorso di costruzione della pace tra i due Paesi, dopo le ostilità della guerra.
Durante l’estate, inoltre, di fronte alla Turner Contemporary sarà posizionata una scultura in ferro dell’artista Antony Gormley, parte integrante della serie Another Time.
A riguardo, Sarah Martin, responsabile del settore espositivo dell’istituzione culturale con sede a mostre a Margate, ha preannunciato: “Siamo entusiasti di presentare la scultura di Antony Gormley come parte della nostra stagione estiva. Andare oltre le pareti della galleria e collocando opere d’arte in spazi esterni è estremamente emozionante, anche se logisticamente complesso. Dopo mesi di lavoro dietro le quinte, è brillante iniziare a vedere i lavori di installazione cominciano.”
[Immagine in apertura: Antony Gormley, ANOTHER TIME XVI, 2012, Permanent installation Limehouse Reach, London 2013, photo: Max Creasy. Immagine nell’articolo: Jyll Bradley, Dutch/Light (for Agneta Block), photo: Thierry Bal]