Presentato nei giorni scorsi al Festival del cinema di Venezia e diretto da Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak e Dario Sansone, Gatta Cenerentola è un film a tinte noir, ispirato alla celebre favola e ambientato in una "Napoli futuristica quanto improbabile".
Poker di registi – Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak e Dario Sansone – per Gatta Cenerentola, opera che lo scorso weekend ha ottenuto un ampio consenso al botteghino, divenendo il film più visto nelle sale napoletane. Una circostanza non casuale, considerando che questa pellicola d’animazione – già vincitrice del premio speciale Pasinetti alla 74esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove è stata presentata – è profondamente legata alla città partenopea.
La vicenda narrata si svolge infatti proprio nel capoluogo campano e ha come cornice Megaride, “un’avveniristica, mastodontica nave ancorata nel porto – come raccontano i quattro registi in una nota congiunta. – La storia è divisa in due atti: un’età della luce ed una della cenere. Passato e presente, favola e realtà, che grazie al prodigio di una tecnologia ormai in disuso, si trovano ad abitare lo stesso luogo.” L’imbarcazione, ferma nel porto di Napoli da 15 anni, è il luogo in cui è cresciuta la giovane Cenerentola, Mia Basile: dalla morte del padre – ricco armatore di Megaride, scienziato e sostenitore del progetto di rinascita del porto – è costretta a vivere con la matrigna e le sue sei figlie.
Queste le premesse da cui prende avvio un’avvincente vicenda, contrassegnata, come osservano ancora gli autori, dalla “nobiltà degli ideali del passato contro la miseria delle ambizioni del presente in una battaglia che deciderà il futuro del porto, della città e della nostra Cenerentola.”
Oltre alla ricca colonna sonora, con tanti autori coinvolti, Gatta Cenerentola è accompagnata dalle voci – tra gli altri – di Massimiliano Gallo, Maria Pia Calzone e Alessandro Gassmann.