Unificata dalla presenza di gatti colti nell'atto di saltare, la serie di fotografie firmata da Daniel Gebhart De Koekkoek intende evocare "atmosfere alla Salvador Dalì". Ma non temete: nessun gatto è stato maltrattato per questo lavoro, la cui resa sorprendente è frutto di lunghe - e pazienti! - sessioni di osservazione...
Risultato di un lavoro portato avanti per 4 anni, la serie fotografica Jumping cats porta la firma di Daniel Gebhart De Koekkoek. Presentata nel corso del 2016 e nel 2017 in due distinte retrospettive, che hanno avuto luogo rispettivamente a Vienna e ad Amsterdam, la selezione riunisce sorprendenti scatti in cui i gatti sono colti a mezz’aria, sospesi, in evoluzioni verso l’alto, sempre a svariati centimetri di distanza da terra. Ciascuna delle immagini che compongono la collezione Jumping cats è frutto di prolungate sessioni di osservazione da parte del fotografo.
“L’ispirazione mi è venuta da Salvador Dalì“, ha precisato De Koekkoek, ricordando esplicitamente la foto Dalì Atomicus, opera di Philippe Halsman. Nel celebre scatto, passato alla storia, l’artista surrealista è stato immortalato proprio mentre salta, accanto a tre gatti, anch’essi volanti, e una secchiata d’acqua sospesa in aria.
Per questo lavoro, il fotografo ha spostato l’attenzione dagli esseri umani agli animali domestici, partendo dagli esemplari felini che popolano la casa dei suoi genitori, in Austria. Sebbene alcuni osservatori ritengano che le immagini sia frutto anche di correzioni in Photoshop, De Koekkoek precisa di aver compiuto tutto senza alcun contributo “esterno”, spinto dal desiderio di conquistare la fiducia degli animali ritratti e armandosi di non poca pazienza!
[Immagine in apertura: Dalla serie Jumping Cats, dettaglio © Daniel Gebhart de Koekkoek]