In concomitanza con la XVII edizione di Festival Filosofia, apre a Modena "Cesare Leonardi. L’Architettura della Vita", la prima importante retrospettiva dedicata a una figura poliedrica del panorama architettonico e artistico contemporaneo.
Dopo Cesare Leonardi: Strutture, ospitata a Villa Croce, a Genova, dal 23 febbraio al 17 aprile scorso, è la città natale del progettista e artista a dedicare un’ampia retrospettiva sulla sua poliedrica produzione. In apertura il 15 settembre, tra gli appuntamenti espositivi compresi nel programma di Festival Filosofia 2017, la monografica L’Architettura della Vita esamina oltre 50 anni di carriera di Cesari Leonardi. Un arco temporale nel corso del quale il progettista modenese, classe 1935, si è dedicato non solo all’architettura, all’urbanistica e al design: il suo sguardo si è posato anche sulla fotografia, sulla pittura, sulla scultura, in un’ottica che da sempre ha oltrepassato i confini canonici tra le discipline e le pratiche creative.
Curata da Andrea Cavani e Giulio Orsini e ospitata nelle sale della Galleria Civica di Modena, la mostra si snoda tra opere e documenti concessi dall’Archivio Leonardi, cui si unisce un video documentario sulla sua opera, realizzato da Panottica. Accompagna dal catalogo corredato da numerosi saggi e aperta fino al 4 febbraio 2018, L’Architettura della Vita offre una lettura del carattere trasversale e interdisciplinare della ricerca di Cesare Leonardi, associando alla presentazione di progetti realizzati come il Centro Nuoto di Vignola (1975), il Centro Nuoto di Mirandola (1977-1980), il restauro del Collegio San Carlo (1977) e il Parco Amendola (1981), opere a carattere più sperimentale.
È il caso della ricognizione fotografica, avviata in seno all’intervento per il Parco della Resistenza a Modena (1970), e successivamente confluita nel volume L’Architettura degli Alberi, che ancora oggi viene considerata come lo “strumento insuperato per la progettazione del verde”.