Dopo il consenso conseguito a Madrid, fa tappa in Italia, nella cornice del Mart di Rovereto, la retrospettiva focalizzata sulla stagione artistica italiana del primo Novecento. Curata da Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari - così come l'omologa esperienza spagnola, dal titolo Painters of Light: from Divisionism to Futurism - fino al 5 novembre la mostra "Un'eterna bellezza. Il canone classico nell'arte italiana del primo Novecento" approfondisce uno dei periodi più fertili dell'arte italiana del XX secolo.
Cagnaccio di San Pietro, Primo denaro, 1928, Collezione privata, La Spezia
Felice Casorati, Studio per il “Meriggio”, 19 marzo 1922, Musei Civici Fiorentini – Museo Novecento, Firenze
Ugo Celada da Virgilio, RItratto della moglie, 1925 – 1930, Artdeco Galuchat, Vicenza
Felice Casorati, Ritratto di Teresa Madinelli, 1918-1919, Comune di Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
Mario Sironi, Nudo con fruttiera (Venere), 1923 circa, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Antonio Donghi, Donne per le scale, 1929, Banca Monte dei Paschi di Siena
Adolfo Wildt, Filo d’oro, 1927, Collezione privata
Giorgio de Chirico, Enigma della partenza, 1914, Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo (PR)
Gianfilippo Usellini, La Nonna delle case, 1926, Collezione Fanny Usellini, Milano
Filippo de Pisis, Natura morta, 1924, Mart, Collezione L.F.