In mostra alla galleria ONO arte contemporanea di Bologna, dall’8 settembre al 29 ottobre, un corpus di 30 foto che immortalano l’artista e la donna, nel suo momento di apice creativo.
Dopo l’acclamato album dell’esordio Horses, prodotto da John Cale e divenuto poi una pietra miliare del rock, Patti Smith pubblica Radio Ethiopia che presenta un suono ancora più crudo del primo disco. Siamo nel 1976 e mentre la poetessa laureata del punk – così definita per la sua capacità di unire musica rock e poesia – è in tour, incontra il fotografo olandese Gijsbert Hanekroot che accorda con la casa discografica un’ora di shooting. Tra loro s’instaura subito un’affinità che porterà alla realizzazione di immagini di rara potenza.
Proprio queste fotografie saranno presenti nella mostra Patti Smith by Hanekroot, in programma alla galleria ONO arte contemporanea di Bologna dall’8 settembre al 29 ottobre. Si tratta di un corpus di 30 foto che immortalano la donna prima ancora dell’artista, ritratta nel suo momento di apice creativo. Patti Smith, infatti, dopo altri due album nel 1980, si sarebbe allontanata dalle scene per tornarvi solo a metà degli anni Novanta, dopo la morte del marito.