Il tour, che toccherà la Carnegie Hall di New York, la Symphony Hall di Chicago, la Kodak Hall di Rochester e il Kennedy Center di Washington, avrà in programma il repertorio italiano di Verdi e Respighi, accanto al sinfonismo di Mahler e Prokof'ev e alla genialità contemporanea di Salvatore Sciarrino.
L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – la prima in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico, promuovendo prime esecuzioni di importanti capolavori del Novecento – andrà in tour in America dal 20 al 25 ottobre, sotto la guida del direttore Antonio Pappano (nella foto in apertura), che negli Stati Uniti è di casa, essendovi cresciuto dall’età di 13 anni.
Il fatto eccezionale è che questa trasferta arriva a 48 anni di distanza dall’ultima volta negli States: “E adesso portiamo lì un pezzo d’Italia che si impegna, lavora e ci mette la faccia, grazie a un’orchestra e un coro che vantano elementi selezionati attraverso rigidi e difficili concorsi”, ha commentato all’Adnkronos il presidente sovrintendente di Santa Cecilia, Michele Dall’Ongaro.
Il tour, che partirà dalla Carnegie Hall di New York, per arrivare il 22 alla Symphony Hall di Chicago, il 23 alla Kodak Hall di Rochester e il 25 ottobre al Kennedy Center di Washington, avrà in programma il repertorio italiano di Verdi e Respighi, accanto al sinfonismo di Mahler e Prokof’ev e alla genialità contemporanea di Salvatore Sciarrino.
Il tutto accompagnato da tre strumenti celebri della liuteria cremonese: un violino Stradivari del 1690 di proprietà dell’Accademia, un altro violino Nicolò Amati del 1651, e un violoncello Guarneri del Gesù.