La città siciliana ospita un nuovo evento espositivo dedicato all’arte dello scatto. Dopo Steve McCurry, i riflettori si accendono su Henri Cartier-Bresson, nume tutelare dell’agenzia Magnum.
Aprirà i battenti sabato 21 ottobre l’attesa rassegna allestita presso la Galleria d’Arte Moderna di Palermo. Il titolo parla da sé: Henri Cartier-Bresson Fotografo riunirà 140 scatti del celeberrimo autore d’oltralpe, considerato fra gli indiscussi maestri dell’obiettivo sullo sfondo del Novecento.
Sino al 25 febbraio, il pubblico potrà immergersi nell’immaginario di Cartier-Bresson, scoprendo il suo incredibile talento nel cogliere la realtà così come essa si presentava ai suoi occhi, dedicando alla composizione dell’immagine il breve tempo intercorso fra l’inquadratura e lo scatto.
Il fotografo non desiderava intervenire in alcun modo sul negativo dei propri lavori, delegandone agli specialisti lo sviluppo e la stampa. Accettare gli esiti dello scatto o eliminarli erano le uniche due azioni che Cartier-Bresson, come fotografo, sceglieva di concedersi. In base a quanto lui stesso affermava: “Per me, la macchina fotografica è come un block notes, uno strumento a supporto dell’intuito e della spontaneità, il padrone del momento che, in termini visivi, domanda e decide nello stesso tempo”.
Lucido e rigoroso, il fotografo era in grado di tradurre la realtà nel linguaggio visivo che gli era più affine, a riprova del profondo legame che lo univa all’arte dello scatto. Dopo aver acquistato la sua prima Leica a 24 anni, Cartier-Bresson seppe farsi strada ad ampi passi nel mondo della fotografia, arrivando a fondare nel 1947, insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour e William Vandivert la celeberrima agenzia Magnum Photos.