Aperta fino al 4 febbraio 2018, la mostra "Nous sommes Foot" al Mucem di Marsiglia racconta l'epopea di uno degli sport più amati del mondo, lanciando nel contempo un messaggio di speranza per un ritorno a una dimensione più solidale, priva di fanatismi.
In concomitanza con l’evento Marseille Provence 2017 capitale européenne du sport, gli spazi espositivi del Mucem – Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo si aprono al multiforme mondo del calcio grazie alla mostra Nous sommes Foot. Aperta fino al 4 febbraio 2018, la rassegna prende in esame uno degli sport più amati e praticati su scala internazionale ponendo l’accento sui suoi risvolti sociali, culturali e anche politici.
Lo sforzo compiuto dai curatori ha come obiettivo un ritorno all’essenza del calcio, svincolandolo dalle ingerenze del business per riportarlo alla sua dimensione di “pratica e passione popolare, in grado di riunire un gruppo di amici, unire un quartiere, al di là delle divisioni sociali e politiche che, ogni giorno, si sforzano di dissociare la società“. Con questa narrazione, restituita attraverso 300 opere tra oggetti, foto e installazioni, il Mucem intende rendere omaggio a uno sport la cui popolarità non ha uguali “nelle strade di Marsiglia o Parigi, nei porti di Istanbul o Atene, nei sobborghi di Algeri o sulle spiagge di Malaga” e oltrepassa i confini del Mediterraneo, saldando le popolazioni che vivono su una sponda e sull’altra.
Tra i lavori selezionati per questo progetto si segnalano gli scatti di Daniele Segre, appartenenti alle due serie Ragazzi di stadio (1977) e Il potere deve essere bianconero (1979), oltre al concept grafico e video firmato da Giorgio Moroder per Italia 90.