A più di 50 anni dall’ultima mostra a lui intitolata, il Regno Unito accoglie una importante retrospettiva in onore dell’artista tedesco-francese.
Fino al 14 gennaio, Turner Contemporary a Margate, nel Kent, in Regno Unito, farà da cornice a Jean Arp: The Poetry of Forms, la prima mostra oltremanica dedicata al talentuoso artista novecentesco dal 1966 a oggi. Organizzata in collaborazione con il Kröller-Müller Museum olandese e curata da Frances Guy ed Eric Robertson, la rassegna getta nuova luce sulla multiforme creatività di Arp.
Più di 70 sculture e rilievi, la maggior parte dei quali mai presentata in Gran Bretagna, animano l’esposizione, che riunisce anche una serie di scritti e poesie, a conferma dell’attitudine pluridisciplinare dell’artista originario di Strasburgo.
Abile nel formulare una serie di connessioni fra il suo immaginario visivo e quello letterario, Arp si servì molto spesso dell’ironia per dare forma a opere passate alla Storia. Scultore, poeta e pittore, fu in grado di influenzare in maniera profonda il panorama artistico della sua epoca, imprimendo al movimento Dada il segno del suo passaggio.
Pioniere dell’astrattismo e fonte di ispirazione per l’estetica surrealista e costruttivista, Arp rifiutò fermamente le logiche dell’arte istituzionale, considerate simbolo di un elitarismo da combattere attraverso il linguaggio della creatività.