È la cifra più alta mai pagata in asta per un'opera d'arte. A scrivere un nuovo capitolo nella storia del mercato artistico contemporaneo non poteva che essere il Maestro per eccellenza: Leonardo da Vinci.
Se l’opera di per sé è entrata nelle cronache mondiali come “la più grande scoperta artistica del XXI secolo”, ci si aspettava che scrivesse un pezzo di storia anche in asta. È infatti successo: il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci è stato battuto per la strabiliante cifra di 450 milioni di dollari, in meno di venti minuti di rilanci al fulmicotone avvenuti durante l’Evening Sale of Post-War and Contemporary Art da Christie’s a New York, lo scorso 15 novembre.
Realizzato, secondo gli studiosi, negli stessi anni della celeberrima Gioconda, dunque fra il 1503 e il 1506, il dipinto ha catalizzato l’interesse mondiale fin dal 2005, quando fece la sua ricomparsa dopo circa mezzo secolo di oblio. Protagonista di una lunga catena di “sparizioni” e ritorni, l’opera è stata definitivamente attribuita a Leonardo in tempi recenti, ponendo così fine a lunghi anni di indagini e controversie.
Acquistato dal miliardario russo Dmitry Rybolovlev nel 2013, alla straordinaria cifra di 127 milioni di dollari, il Salvator Mundi era l’ultimo dipinto leonardesco appartenente a un privato.