La prestigiosa rivista americana ha insignito il reporter canadese dell’ambito riconoscimento. Complice il suggestivo servizio fotografico condotto dall’autore sull’esodo dei Rohingya, dal Myanmar al Bangladesh.
Con l’approssimarsi della fine dell’anno, la rivista americana Time ha incoronato il miglior fotografo del 2017 tra quelli assoldati dalle agenzie stampa internazionali. Si tratta del canadese Kevin Frayer, autore di un reportage di grande impatto per Getty Images sul dramma dei Rohingya ‒ minoranza musulmana in fuga dal Myanmar verso il Bangladesh ‒ e sulla vita quotidiana in Cina.
Testimone diretto della tragedia dei Rohingya, Frayer ne ha immortalato i contorni all’interno di scatti in bianco e nero, capaci di restituire la portata di un esodo che ha coinvolto adulti e bambini.
Di registro differente è il secondo reportage che ha convinto i critici del Time e che mette in luce il talento a tutto campo di Frayer. Al centro delle fotografie ci sono scorci della Cina, un Paese raccontato dall’interno ‒ il fotografo vive a Pechino ‒ e descritto nelle sue molteplici sfumature: dalla routine di ogni giorno agli investimenti in energie pulite. Un mosaico di punti di vista che si ricompone negli scatti di Frayer, già vincitore nella sezione Daily Life del World Press Photo 2016.
[Immagine in apertura, Kevin Frayer, China’s Coal Dependence A Challenge For Climate, 2nd place, Conteporary Issues, Professional, 2016 Sony World Photography Awards]