Il Museo d’Arte Urbana di Torino presenta la mostra personale di Hanieh Eshtehardi, giovane studentessa iraniana che riflette sulla condizione femminile attraverso il linguaggio dell’antica miniatura persiana.
È in corso fino all’8 gennaio presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana di Torino la mostra personale di Hanieh Eshtehardi, giovane studentessa iraniana da poco diplomata all’Accademia Albertina della città sabauda, il cui linguaggio dal sapore antico è calato nella dimensione del presente, per indagare la condizione femminile e l’ossessione per l’immagine e la cura del corpo.
“Si può osservare chiaramente che gli elaborati si basano su antiche opere d’arte Persiane risalenti al XVII e XVIII sec d.c.”, osserva l’artista a proposito del proprio lavoro. “Questo percorso mi ha portato involontariamente a vivere l’esperienza di un confronto con il passato e intervenire chirurgicamente sui volti e i corpi dei soggetti raffigurati”.
Portatrice di una ricerca pittorica di estrema raffinatezza formale, Eshtehardi è, infatti, erede della grande tradizione iconografica persiana, dove la meticolosità del lavoro è sinonimo di adesione spirituale ai valori dello stesso.