Le Terme di Caracalla a Roma ora sono anche in 3D

23 Dicembre 2017


Archeologia e nuove tecnologie: è questo il binomio su cui continua a spingere la Soprintendenza Speciale di Roma, già attiva dal 2015 in questo specifico settore con interessanti proposte in vari monumenti della Capitale. La novità più recente arriva dalle Terme di Caracalla, che si apprestano a chiudere il 2017 con un primato nazionale: sono il primo sito archeologico italiano interamente fruibile attraverso la realtà virtuale.

Inaugurato dall’imperatore Caracalla, della dinastia dei Severi, nel 216 d.C., l’imponente complesso è giunto fino ai nostri giorni preservandosi in maniera straordinaria. Visitandolo, è possibile immergersi in un luogo unico della Roma imperiale: a differenze dell’accezione moderna, il tempo trascorso all’interno delle terme non era dedicato esclusivamente alla cura e al benessere del corpo. Ci si recava in questo tipo di edifici anche per attività di studio, per il passeggio, per gli incontri.

Un luogo dunque multiforme e articolato che, dallo scorso 20 dicembre, è possibile scoprire nella sua interezza anche con l’ausilio di visori 3D. Promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma e da CoopCulture, Caracalla IV Dimensione è stato realizzato anche grazie a Francesco Antinucci del Consiglio Nazionale delle Ricerche, responsabile dell’ideazione tecnologica.
Il nuovo progetto permette di leggere e di interpretare le grandiose vestigia delle Terme degli imperatori della dinastia dei Severi, in un continuo confronto tra realtà fisica e virtuale, tra presente e passato.
Articolata in 10 tappe, di cui 6 con la realtà virtuale, la visita si basa su ricostruzioni filologiche delle Terme legate agli studi degli ultimi 30 anni e curate per la parte scientifica da Marina Piranomonte, direttore del monumento.

Un’occasione in più per comprendere l’eccezionalità delle Terme di Caracalla: si tratta dell’unico edificio della Roma antica ad aver mantenuto la sua struttura architettonica in forma così compiuta e conservata.
Grazie alla tecnologia, dotiamo le Terme di Caracalla di un indispensabile supporto per consentire al visitatore di vedere non solo gli spazi, ma anche gli strabilianti apparati e gruppi scultorei che decoravano gli ambienti antichi”, ha precisato il Soprintendente Francesco Prosperetti.