Michelangelo Pistoletto realizza un’opera collettiva nei Quartieri Spagnoli di Napoli

20 Dicembre 2017


Prosegue, con una tappa natalizia ai Quartieri Spagnoli di Napoli, l’itinerario dell’opera-manifesto Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Dopo l’esordio alla Biennale di Venezia, nel 2005, questo intervento collettivo e partecipato dell’artista originario di Biella è stato proposto in diverse declinazioni in tutto il mondo: da Mosca ad Atlanta, da Minsk a Milano, da Parigi a Bruxelles e Ginevra, dove è stato ospitato nella sede delle Nazioni Unite, oltre che in tutte quelle città che si stanno adoperando in processi di rigenerazione o sono interessate al tema della sostenibilità.

Nel capoluogo campano, Pistoletto si misura con il cortile della Fondazione onlus FOQUS di via Portacarrese, a Montecalvario. In questo spazio all’aperto, nei giorni scorsi è stato posizionato un grande specchio – lungo più di tre metri e che supera i due metri in altezza – sul quale è stato inserito il simbolo dell’infinito, segno distintivo dell’artista.
Secondo lo spirito dell’opera, fino al 21 dicembre il cortile sarà aperto alla cittadinanza affinché chiunque lo desideri possa fissare un pensiero, tramite pennarelli indelebili, sulla grande superficie specchiante, che riflette il ritmo e lo spirito della città.
In occasione della cerimonia di inaugurazione – in programma nel pomeriggio di giovedì 21 dicembre – anche alla presenza dell’artista e del Sindaco di Napoli verrà svelato il simbolo riflettente del Terzo Paradiso.

Nella sua tappa partenopea, il progetto si è arricchito del contributo degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Coordinati dai loro docenti, hanno infatti sviluppato un progetto multimediale di documentazione quotidiana di questa esperienza di scrittura collettiva, che sarà successivamente restituito online, anche tramite i canali social.

[Immagine in apertura: photo by FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli ONLUS, fonte Facebook]