Si è spento oggi, 1 dicembre, uno dei maggiori artisti che la scena italiana abbia potuto vantare nella seconda metà del Novecento: è morto a 87 anni Enrico Castellani. Fondatore della rivista "Azimuth" insieme all'amico Piero Manzoni, divenne famoso per quelle tele estroflesse in cui Donald Judd stesso ha riconosciuto la nascita del Minimalismo.
Un pesante lutto si è abbattuto sul mondo dell’arte italiana, che piange la perdita di uno dei suoi grandi protagonisti. Scomparso all’età di 87 anni, Enrico Castellani contribuì a scrivere un essenziale capitolo della creatività novecentesca, grazie a un rivoluzionario approccio nei confronti della pittura.
L’azzeramento della materia pittorica e l’estroflessione della tela attraverso l’utilizzo di chiodi e altri oggetti “in rilievo” costituirono il tratto distintivo di uno stile destinato a fare epoca, rappresentando un unicum nel panorama dell’astrattismo novecentesco; al punto che Donald Judd, nel 1966, definì Castellani il padre del Minimalismo.
Legato a Piero Manzoni da un profondo rapporto di collaborazione, Castellani fondò insieme all’amico la rivista Azimuth, costruita a partire dal binomio di annullamento e nuovo inizio ritrovabile nella poetica di entrambi. Al centro di importanti mostre internazionali fin dagli anni Sessanta, Castellani ha saputo declinare la pratica della cosiddetta “ripetizione differente” in una miriade di soluzioni visive, basate su uno studio rigoroso e sul costante rinnovamento dell’estroflessione.