La grande mostra che Londra dedicherà, nella primavera 2018, al maestro dell’Impressionismo potrà contare su un’opera raramente esposta. E rintracciata per mezzo di una ricerca su internet da parte del curatore dell'esposizione, il professore Richard Thomson.
Non sempre il recupero di opere storiche da includere in una mostra avviene attraverso lunghe ricerche in archivi e collezioni. Il ritrovamento di un dipinto di Claude Monet, destinato all’imminente rassegna espositiva della National Gallery di Londra e intitolata al rapporto fra il linguaggio visivo dell’artista e l’architettura, ne è un esempio.
L’intera vicenda trae origine dalla scelta del curatore Richard Thomson, storico dell’arte e docente presso la Edinburgh University, di inserire fra i dipinti che animeranno la mostra londinese anche Effet de Brouillard (nella foto in apertura, via Guardian), una veduta rurale di Argenteuil attribuita a Monet e custodita in una collezione privata.
Grazie a una ricerca effettuata su Google, Thomson ha potuto ricostruire le vicende e i “movimenti” dell’opera. Recentemente venduto da un art dealer di New Orleans a degli acquirenti privati, il dipinto fu tra i lotti messi all’asta nel 2007 da Christie’s, che nel catalogo segnalò una sua probabile esposizione a Londra nel 1874 e a Boston e New York nel 1895.