La compagnia di ballo del Teatro alla Scala interpreta per la prima volta una coreografia ispirata alla musica delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, dove è il pianoforte a dialogare con il movimento dei ballerini.
Dal 25 gennaio (e fino al 22 marzo) per la prima volta il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano interpreterà l’elegante e ispirata coreografia di Heinz Spoerli, sulla musica delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach.
Si tratta di uno dei lavori più acclamati del coreografo svizzero, dove è il pianoforte a dialogare con il movimento dei ballerini, nel dipanarsi nell’architettura bachiana attraverso assoli, duetti o momenti di gruppo, in una sofisticata produzione ricca di energia, dinamismo e grande lirismo.
“Le Variazioni Goldberg, monumento della letteratura clavicembalistica e poi pianistica (saranno qui infatti eseguite al pianoforte, da Alexey Botvinov, che vanta un primato di esecuzione dal vivo di questo spartito, compreso il balletto di Spoerli sin dalla sua creazione), offrono alla danza, di base “classica” (accademica) una serie di 30 momenti di pura invenzione su un’Aria enunciata al principio e ripresa alla fine”, afferma lo storico e critico di danza Alfio Agostini. “Sono concepite e vanno viste come si concepisce e si ascolta la musica, quella musica che rivela l’invisibile, che ci fa passare dall’universo visibile a quello dello spirito”.