Scomparso 400 anni fa, Shakespeare continua ad avere un'influenza straordinaria sulla cultura internazionale, non soltanto a livello letterario. Ora, attraverso 90 novanta documenti, anche la sua stessa vicenda biografica entra a far parte della Heritage List dell'UNESCO.
Dalla dichiarazione del battesimo all’atto della sepoltura; da testi legati a questioni di famiglia ad attestazioni di proprietà; da registri con azioni legali e rapporti d’affari fino a rari esempi della sua firma: sono 90, i documenti legati alla vita di William Shakespeare cui l’UNESCO ha conferito il più alto riconoscimento culturale a livello mondiale. Includendoli nella cosiddetta “Heritage list”, queste testimonianze hanno acquisito il medesimo status già conferito a opere come la Magna Carta, la Bibbia di Gutenberg – primo libro realizzato in Europa con la stampa a caratteri mobili – o l’Arazzo di Bayeux.
Attraverso questo nuovo atto il Bardo, la cui opera continua a ispirare e conquistare generazioni di lettori per la peculiare capacità di scandagliare e comprendere l’animo umano in tutta la sua affascinante complessità, viene celebrato nel suo essere, prima di tutto, uomo del proprio tempo.
“La scia documentaristica lasciata da Shakespeare fornisce una ricca narrativa della sua vita, dando una visione unica delle sue circostanze personali e di come queste possano aver influenzato la sua creatività lavoro“, ha spiegato al The Guardian l’archivista dello Shakespeare Birthplace Trust Amy Hurst.
All’interno degli “Shakespeare Documents” – di proprietà di diversi soggetti istituzionali, tra cui British Library e London Metropolitan Archives – non mancano le curiosità e gli aneddoti che aprono uno spaccato sulla vita del più famoso – e amato – drammaturgo di tutti i tempi. Un esempio? La raccolta dei documenti conservati presso il Worcestershire Archive and Archaeology Service, che fanno chiarezza sulle fasi precedenti il matrimonio con Anne Hathaway, non estraneo a speculazioni da parte di storici e autori.