Humour e leggerezza sono le parole d’ordine della rassegna allestita nella città emiliana. Un viaggio attraverso le opere di 16 artisti di fama internazionale, da Daniel Spoerri a Erwin Wurm, che si confrontano con il tema del buffo.
Si intitola Operabuffa. Arguzia e spirito nell’arte contemporanea la mostra allestita a Bologna, fino al 14 aprile, negli ambienti della Fondazione del Monte. Incentrata sul divertimento e la leggerezza, la rassegna offre al pubblico l’opportunità di ammirare le opere di sedici artisti impegnati in una ricognizione su queste tematiche.
A cura di Antonio Grulli e Maura Pozzati, l’esposizione pone l’accento sull’idea di divertimento collettivo, evidenziando uno dei propositi dell’arte: il divertissement. Alighiero Boetti, Anna Galtarossa, Christian Jankowski, Eva Marisaldi, Aldo Mondino, Concetto Pozzati, Daniel Spoerri, Ben Vautier ed Erwin Wurm sono solo alcuni degli artisti riuniti dalla mostra bolognese.
Scultura, fotografia, pittura e installazione animano una rassegna che evoca le origini dell’opera buffa, come sottolineato dalla curatrice: “Operabuffa intende davvero provocare un sorriso e per questa ragione il titolo stesso della mostra rimanda al genere buffo della tradizione musicale settecentesca, che volutamente si contrappone al genere serio, dove si richiede agli interpreti grande virtuosismo e capacità vocali: nell’opera buffa invece non è tanto importante la capacità tecnica quanto la vivacità scenica, la spontaneità e la naturalezza”.
Un genere che, al pari della mostra, si apriva a un pubblico più ampio, provocando in ogni spettatore un sorriso e insistendo sull’aspetto ludico dell’arte, la cui funzione primaria, secondo Ben Vautier, è proprio divertire.
[Immagine in apertura: Ben Vautier, Sans Pretention, 1991, collezione privata]