Progettato dal team guidato da Heneghan Peng Architects, che si è aggiudicato il concorso indetto nel 2003, il colossale museo sta sorgendo nei pressi di Giza. Entro il 2018 è attesa una prima, parziale apertura.
Bisognerà attendere il 2022 per l’ultimazione definitiva della faraonica – è proprio il caso di dirlo – struttura museale voluta dal Ministry of Culture, in Egitto. Con una superficie pari a 100mila metri quadrati, il nascente GEM – Grand Egyptian Museum diventerà la nuova icona di Giza, sorgendo ad appena due chilometri di distanza dalle piramidi situate nei pressi della città storica.
A progettare il complesso è stato lo studio di architettura Heneghan Peng Architects, di base in Irlanda, che in team con Buro Happold e Arup si è aggiudicato il concorso internazionale indetto dal ministero egiziano negli anni scorsi. La struttura, situata a circa 25 chilometri dal centro de Il Cairo, punta a diventare il più grande museo archeologico su scala globale e promette di offrire a futuri fruitori – le stime indicano in 4 milioni i visitatori attesi ogni anno – una pluralità di proposte e stimoli.
È stato infatti concepito come un multiforme complesso culturale, destinato a varie attività connesse con l’egittologia. Oltre all’assoluta centralità dell’esposizione permanente, distribuita su uno spazio pari a “quasi 4 campi da calcio”, conterrà un museo per bambini, strutture per conferenze e formazione, un grande centro di conservazione e restauro, ampi giardini, caffè e ristoranti; previsto anche un percorso espositivo all’aperto. Dal Museo Egizio de Il Cairo arriverà la prestigiosa collezione di Tutankhamon; dall’attuale sede espositiva di Giza sarà concessa la cosiddetta Solar Boat, annoverata tra le più antiche imbarcazioni del mondo. Significativa, inoltre, la presenza di opere e testimonianze legate all’intera epopea della cultura egizia, con un focus sulla fase greco-romano.
L’ambiziosa – e onerosa – operazione ha subito alcuni ritardi rispetto alle tempistiche preventivamente fissate; i costi sono parzialmente sostenuti dalla Japan International Cooperation Agency. Secondo i dati più recenti, la costruzione del Grand Egyptian Museum sarebbe al 70% della sua ultimazione.