Icona dei nostri tempi, minaccia per l'ambiente, la borsa di plastica invade l'ambiente urbano in tutte le sue declinazioni paesaggistiche e diviene il sorprendente soggetto utilizzato dall'artista francese nelle sue complesse e affascinanti elaborazioni digitali.
Classe 1979, il fotografo francese Alain Delorme è al centro della nuova mostra ospitata nella sede di Shanghai della Magda Danysz Gallery. A partire dal 27 gennaio, a catturare lo sguardo dei visitatori saranno le opere di Murmurations, per la comprensione delle quali è assolutamente necessario gettare più di un primo sguardo.
È infatti osservando da vicino e prolungatamente gli scatti di questa collezione, che è possibile cogliere “l’ingegnoso inganno” messo in atto dall’artista di base a Parigi.
Quella che all’inizio sembra essere la “bellezza fugace di uno stormo di uccelli” (in inglese, murmuration è sia l’atto del mormorare che il termine per indicare uno stormo durante una migrazione), solo progressivamente acquisisce consistenza reale e si rivela nella propria essenza.
Dietro alle forme talvolta poetiche ed evanescenti catturate da Alain Delorme nelle sue fotografie, si celano in realtà migliaia di sacchetti di plastica: meticolosamente disposti dall’artista, una volta individuati divengono una “presenza massiccia che minaccia di asfissiare l’orizzonte“.
Si tratta di uno dei soggetti scelti ed elaborati dall’autore per le sue complesse elaborazioni artistiche, opere digitali nelle quali affronta – e rivisita – il tema dell’accumulo, scelto come metro per condensare l’attenzione sugli eccessi della società moderna.
Murmurations resterà aperta fino al 31 marzo 2018.