27 Gennaio 2018
Anche nel 2018, i Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E hanno messo a punto una serie di iniziative destinate sia a visitatori non vedenti e ipovedenti, sia a non udenti e ipoudenti, che aprono la strada a modalità di fruizione inclusive e partecipate del patrimonio artistico del capoluogo toscano.
Prende il via domenica 28 gennaio, con due visite d’eccezione al Museo Novecento e alla mostra-evento Di queste luci si servirà la notte, il doppio ciclo di iniziative ad accesso gratuito che, anche nel 2018, i Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E hanno messo a punto in nome di una fruizione del patrimonio artistico e culturale accessibile a tutti. Sono state infatti confermate le iniziative destinate sia a visitatori non vedenti e ipovedenti, sia a non udenti e ipoudenti, che aprono la strada a modalità di fruizione inclusive e partecipate dei beni fiorentini.
Il primo appuntamento è duplice: al mattino di domenica è in programma Bellezza e verità: l’arte di Adrian Paci , una visita con interprete LIS nel corso della quale saranno approfondite le tematiche affrontate dall’artista albanese in alcune sue opere, in dialogo con le collezioni del museo; per le 12:30 è prevista la visita interattiva al Museo Novecento per non vedenti e ipovedenti, nel corso della quale saranno presentati movimenti e artisti del XX secolo, con un’attenzione specifica per l’Italia e Firenze.
Il progetto prosegue sabato 10 febbraio, con la visita – con interprete LIS – a un autentico gioiello rinascimentale fiorentino come la Cappella Brancacci e alla Fondazione Romano, che ha sede nell’antico Cenacolo del convento, eretto di fianco alla chiesa di Santo Spirito dai frati eremitani di Sant’Agostino, in stile gotico.
Sabato 24 febbraio l’attenzione si sposterà sul Museo di Palazzo Vecchio, al centro della visita interattiva denominata Le trame del Rinascimento. Concepita come un tour speciale tra le atmosfere della storia e dell’arte fiorentine, tra passaggi segreti, sfarzosi saloni e stanze private, sarà l’occasione per esperire e toccare stoffe, costumi e oggetti d’arte tra musiche e profumi dell’epoca: un vero e proprio viaggio sensoriale.
Spazio anche a una sorta di “giallo artistico” in occasione della visita Mysterion al Museo Bardini – sabato 10 marzo – strutturata come “un’indagine sul filo del cronometro” nella dimora che fu di Stefano Bardini, l’antiquario più in voga di Firenze scomparso nel 1922. Questo stesso museo farà infine da cornice alla visita tattile, riservata a non vedenti e ipovedenti e intitolata Il gusto dell’arte – in programma domenica 25 marzo – il cui percorso favorirà un’immersione nel mondo degli antiquari e dei mercanti d’arte.
Le visite, per un massimo di 15 persone, sono gratuite; la prenotazione è obbligatoria.