Le dinamiche interne alla celeberrima coppia di ladri creati dalle sorelle Giussani, le evoluzioni dei due personaggi sono al centro della nuova mostra della galleria ONO arte contemporanea. Un'indagine introspettiva restituita attraverso tavole originali, bozzetti preparatori e disegni degli autori Palumbo, Buffagni e Babini.
Tra i personaggi più amati della letteratura disegnata, Diabolik ed Eva Kant vengono omaggiati da una retrospettiva in apertura il prossimo primo marzo alla ONO arte contemporanea di Bologna. Tavole originali, bozzetti preparatori e disegni di Giuseppe Palumbo, Matteo Buffagni e Stefano Babini – alcuni tra i disegnatori che si sono cimentati con quest’opera, nata dalla penna e dalla fantasia di Angela Giussani nel 1962 e realizzata anche dalla sorella Luciana – confluiscono nel percorso di visita.
Promossa in occasione dell’uscita dell’ultimo inedito di questo storico fumetto che ha ormai superato quota 800 numeri, la mostra Diabolik: lui e lei ricostruisce le evoluzioni dei due soggetti che iniziarono a operare insieme, in una sinergia professionale e personale, a partire dalla terza uscita.
Con dei precedenti eccellenti, come il ladro assassino Fantomas e Arsenio Lupin, Diabolik iniziò a conquistare il pubblico dei lettori italiani grazie alle sue irresistibili avventure e al rapporto con Eva Kant, dapprima rivale e poi alleata. La crescita della figura di questa ladra professionista, da un ruolo subalterno a una condizione di perfetta uguaglianza, costituisce un unicum di grande interesse nel panorama dei fumetti.
Di pari passo con i cambiamenti della società, anche Eva si emancipa e riesce a incidere in profondità nelle decisioni di Diabolik. Diventa un modello di stile e femminilità, oltrepassa la dimensione della carta stampata e conquista lo “status” di icona visiva, nella pubblicità e nella moda. Anche in quest’ottica si possono comprendere le ragioni della fortuna del fumetto presso il pubblico femminile.
In occasione della mostra viene presentato, in contemporanea con la sua uscita in edicola cui si accennava prima, l’albo inedito Il primo amore. Dedicato al 55esimo “compleanno” di Eva Kant, contiene anche tavole disegnate dallo stesso Palumbo.