La Liguria sta per accogliere una rassegna affascinante, dedicata ai legami tra il pittore Anton van Dyck, Genova e i tanti amici e colleghi presenti in città nella prima metà del Seicento.
Si intitola Anton van Dyck e i suoi amici. Pittori fiamminghi a Genova 1600-1640 la mostra che, dal 9 febbraio al 10 giugno, animerà gli ambienti genovesi del Palazzo della Meridiana. Curata da Anna Orlando, la rassegna punta i riflettori sulla presenza in città del celeberrimo artista fiammingo e sui legami instaurati da quest’ultimo con colleghi e amici di stanza proprio a Genova, nei primi decenni del Seicento.
Talentuoso allievo di Rubens, Anton van Dyck giunse in Liguria da Anversa nel 1621, poco più che ventenne, e vi rimase fino al 1627, intessendo una rete di rapporti e amicizie sia con la committenza ligure sia con i colleghi fiamminghi presenti in città. È proprio questa catena di relazioni il cuore pulsante della mostra, che ne mette in luce le caratteristiche attraverso un confronto fra i capolavori di van Dyck e le opere dei colleghi.
Sono 8 i dipinti di van Dyck esposti, a riprova della sua maestria nel genere ritrattistico e del fondamentale apporto fornito dall’artista all’evoluzione della pittura genovese. Guilliam van Deynen, Cornelis de Wael, Pieter Boel, Jan Wildens, Jan Roos, Giacomo Legi e Vincenzo Malò sono alcuni dei colleghi che condivisero con van Dyck gli anni genovesi, nonché autori dei dipinti in mostra.
A questi si aggiungono altri pittori locali particolarmente interessati alle suggestioni fiamminghe, come Giovanni Battista Paggi e Domenico Piola, autore di un’opera inserita nella cornice floreale eseguita dal cognato Stefano Camogli.