26 Febbraio 2018
Il Barbican di Londra offre al pubblico un palinsesto espositivo annuale all’insegna dell’“arte del cambiamento”. Alzando il sipario su un lungo anno di iniziative con una mostra fotografica dedicata al senso del “margine” in ambito socio-culturale.
Mancano solo poche ore all’opening della mostra Another Kind of Life: Photography at the Margins, che inaugurerà il calendario annuale di attività espositive offerto al suo pubblico dal Barbican di Londra. Da sempre attenta alle dinamiche più attuali, l’istituzione britannica ha scelto come tema di quest’anno The Arte of Change, puntando lo sguardo sul legame tra contesto socio-politico-culturale e creatività.
La mostra in apertura il 28 febbraio ‒ ospite del Barbican fino al 27 maggio ‒ affronterà per prima il tema del cambiamento, usando la fotografia come medium per descrivere le aree della società considerate “marginali” e innescando una profonda riflessione sulla controcultura e sull’idea di genere. La rassegna mette a confronto 20 fotografi ‒ come Pieter Hugo, Paz Errazuriz, Mary Ellen Markand e Dayanita Singh ‒ e circa 300 scatti realizzati fra gli anni Cinquanta e il presente, descrivendo i contorni di un’indagine visiva che chiama in causa l’attualissimo tema dell’identità.
La programmazione successiva non sarà da meno, offrendo al pubblico l’opportunità di conoscere il lavoro di due talentuose fotografe, Vanessa Winship e Dorothea Lange. Protagoniste di altrettante retrospettive, le due autrici, diverse ma complementari, forniranno uno spaccato della società del loro tempo ‒ l’epoca contemporanea per Vanessa Winship e la prima metà del Novecento per Dorothea Lange.
[Immagine in apertura: Paz Errázuriz, From the series La Manzana de Adán (Adam’s Apple), 1983]