Mosca rende omaggio a uno dei pionieri della fotografia, con una mostra che riunisce alcuni degli scatti entrati di diritto nella storia dell’arte dell'obiettivo.
È una rassegna da ricordare William Henry Fox Talbot. At the Origins of Photography, allestita, fino all’8 aprile, negli ambienti del Pushkin State Museum of Fine Arts di Mosca. Il motivo di tanto clamore risiede nel protagonista della mostra, William Henry Fox Talbot, cui il museo moscovita intitola la prima esposizione russa mai tenuta in suo onore.
Vero e proprio pioniere della fotografia, Talbot è autore delle 150 opere in mostra, che comprendono le stampe e i negativi originali su cui l’aristocratico britannico, esperto di fisica, matematica e chimica, lavorò durante gli anni Quaranta dell’Ottocento, inaugurando il processo negativo-positivo per la realizzazione delle immagini fotografiche.
Provenienti dal National Science and Media Museum di Bradford e dal Victoria and Albert Museum di Londra, le straordinarie opere affiancano le iconiche camera obscura e camera lucida custodite dal Polytechnic Museum di Mosca. Una panoramica sugli esiti e le strumentazioni della ricerca di Talbot, inventore del celeberrimo calotipo, brevettato nel 1941.
Nonostante il calotipo di Talbot non abbia eguagliato il successo del dagherrotipo ideato da Louis Jacques Mandé Daguerre, è comunque ritenuto un caposaldo imprescindibile nell’evoluzione del mezzo fotografico. La mostra russa espone anche una serie di stampe originali tratte da The Pencil of Nature, l’album pubblicato da Talbot insieme ai propri commenti riguardanti la nascita della fotografia.
[Immagine in apertura: William Henry Fox Talbot, A Scene in a Library, tratto da The Pencil of Nature, 1841-1844, The National Science and Media Museum, Bradford, United Kingdom © Science & Society Picture Library]